More e lamponi: eccellenti le performance sui mercati italiani

Procede spedita la campagna delle more e dei lamponi a marchio OP Terre della Luce e, fortunatamente, non si registra alcuna criticità climatica, agronomica o commerciale.

“Con i berries abbiamo iniziato la raccolta e la commercializzazione già da qualche settimana. Trattasi di frutti che vengono venduti in abbinamento e che stanno ottenendo eccellenti performance sui mercati, con prezzi molto soddisfacenti (12-13 €/ kg). Mediamente, stiamo raccogliendo 650 kg al giorno. Di questi, 110 kg riguardano le more”. Così ci spiega dalle coltivazioni di Policoro (Matera) Alberto De Vincenzis, responsabile commerciale della suddetta organizzazione di produttori.

“More e lamponi intercettano lo stesso tipo di business, perché si tratta di prodotti riservati a una specifica nicchia di consumatori. Sono frutti utilizzati anche nel settore Horeca per la realizzazione di dessert a elevato valore aggiunto, ma vengono consumati anche come snack salutari. E’ per questo che i nostri mercati di riferimento variano dai ristoranti, ingrossi ortofrutticoli a insegne della Gdo, ubicati in particolare modo nell’area lombarda, bergamasca e veneta”.

“Ci troviamo in quel periodo dell’anno che è caratterizzato da quotazioni elevate, perché l’offerta italiana ed europea è quasi assente. Assistiamo a un andamento commerciale positivo, che crediamo possa proseguire anche nelle prossime settimane, quando, con le festività natalizie, avremo un ulteriore incremento delle richieste. I buyer stanno gradendo il prodotto italiano e, nello specifico, hanno imparato ad apprezzare le produzioni della Basilicata, regione che ci permette di produrre berries per quasi tutto l’anno, grazie alla dislocazione delle produzioni in zone montane, durante la stagione più calda”.

Frutti di more

“Le richieste sono state notevoli fin dall’inizio, tanto che nei primi giorni di raccolta non siamo riusciti a evadere tutti gli ordini, poiché i quantitativi erano ancora limitati. Nelle prossime settimane, e comunque dopo le festività natalizie, i prezzi di vendita tenderanno a diminuire, ma resteranno comunque remunerativi, rispetto ai costi di produzione”.